Il profilo stratigraficoÂ
Attrezzatura per profiliÂ
- Effettuare uno scavo sino al suoloÂ
- Lisciare la parete in ombra con una pala
- Mettere in evidenza gli strati con un dito guantato
- Spazzolare la parete con guanto
- Misurare la posizione e lo spessore di ogni strato
- Valutare la resistenza dei vari strati ( tabella della resistenza ) Â
- Giudicare i vari tipi di cristalli che compongono i vari strati
- Giudicare il tenore di umidità di ogni strato
- Misurare la temperatura di ogni strato con termometro specifico.
- Eseguire un carotaggio degli strati e calcolare il peso specifico della neve
Molto importante cercare di identificare:
Strati di brina di profondità - dovuti ad una azione da metamorfismo da gradiente
Strati di brina di superficie - inglobati tra gli strati a seguito di successive nevicate.( strati generalmente sottili, non facili da riconoscere )
Strati di ghiaccio e strati ad elevata durezza - Perché si sono formati? gli strati immediatamente sotto sono quasi sempre costituiti da brina di fondo
Strati di neve pallottolare - Neve a forma sferica opaca - precipita all’inizio di una nevicata, a seguito di un fronte freddo
Riportare i dati desunti da queste osservazioni su apposito modulo prestampato
Profilo in controluce
Si esegue uno scavo sino al terreno mettendo bene in evidenza tutti gli strati presenti.
Il profilo deve essere eseguito ortogonalmente rispetto la direzione del sole.
Lo spessore della parete verticale
![](https://www.alpitrekking.it/wp-content/uploads/dsc0704-1-15x15.jpg)
![](https://www.alpitrekking.it/wp-content/uploads/DSC0705-Copia_01-30x30.jpg)
più o meno intense.
E' uno dei vari metodi di esame del manto nevoso che a colpo d'occhio ci fornisce un'idea di massima circa la composizione dei vari strati presenti.
Ad esempio nella foto risalta molto bene un sottile strato a circa metà dello spessore di colore molto chiaro, si tratta di uno strato debole costituito da brina di superficie inglobata.
La zona sottostante presenta un'area più chiara ove sono presenti cristalli angolari dovuti ad un gradiente medio che ha dato origine ad un metamorfismo costruttivo anche se a livelli contenuti.
Test sulla coesione tra gli strati
Nell'ambito dell'esecuzione del profilo stratigrafico, possono essere eseguiti dei test veloci con lo scopo di verificare la coesione tra i vari strati presenti nel manto nevoso.
Quello sicuramente più semplice e veloce da realizzare, è il Test della pala, ovvero una volta evidenziati gli strati,
![](https://www.alpitrekking.it/wp-content/uploads/CMF1142-30x30.jpg)
![](https://www.alpitrekking.it/wp-content/uploads/CMF1137-30x30.jpg)
![](https://www.alpitrekking.it/wp-content/uploads/CMF1138-30x30.jpg)
Test più precisi che forniscono dati sulla stabilità del manto nevoso, sono descritti nella apposita sezione, Test di stabilità .