Alpitrekking
Alla scoperta della Valle Maira

quattro giorni sulla neve alla scoperta della Valle Maira e delle sue culture

4 giorni sulla neve della Valle Maira 380 €

Periodo: Dicembre
Tipologia: Ciaspole
Meta: Vedi dettaglio escursioni
Ritrovo: Prazzo Inferiore
Dislivello: Vedi Dettaglio Escursioni
Sviluppo complessivo: Vedi Dettaglio Escursioni
Difficoltà: WT1 se con neve - E se a secco
Fondo terreno: A seconda della situazione neve
Giorni: 4
Tempo di percorrenza: Vedi Dettaglio Escursioni
Pernottamenti: 3
Sistemazione: Albergo - Rifugio Escursionistico
Trattamento: 1/2 Pensione
Pranzo: Al sacco

Costo: 380 €
Note sul Costo:

Per prenotazioni:
seguire il link sottostante

https://www.terreincammino.it/escursione/valle-maira-da-giovedi-27-a-domenica-30-marzo/



 

Quattro escursioni sulla neve che percorrono antichi Sentieri e Mulattiere scoprendo strada facendo i mestieri e i modi di vivere di una volta, le difficoltà presenti, le strategie per migliorare la vita e accorgimenti di vario genere per poter  abitare tutto l’anno nelle borgate oramai in stato di abbandono o al meglio usate oggi come case vacanze.

 

Note:

Possibilità di noleggio Ciaspole e bastoncini
Il KIT APS viene fornito compreso nel costo del pacchetto
In caso di scarsità di neve, il programma potrà subire variazioni programmando wscursioni a secco in ogni caso di grande soddisfazione.

 

Itinerario

Capanna Ussolo

Valle: Maira
Dislivello: 350 mt.
Difficoltà: WT1 - E
Tempo di Percorrenza: 3 - 4 ore A/R
Sviluppo: 6 Km. A/R circa

Breve ma interessante camminata lungo antiche mulattiere che un tempo in assenza della strada bianca, servivano per collegare le varie borgate e insediamenti abitativi che fino a inizio secolo scorso vivevano tutto l’anno.
Zona caratterizzata da affioramenti di rocce sedimentarie stratificate, che opportunamente lavorate servivano per la realizzazione dei tetti in Lose.
Il percorso puo essere fatto ad anello, e raggiungiamo le Grange Chioligera ultimo insediamento abitativo del vallone. 
Se le condizioni lo permettono si potrà raggiungere il Colle Serasin che offre un bellissimo panorama sulla parte medio alta della valle.

Maira Maira

Costa Chiggia

Valle: Maira
Dislivello: 600 mt.
Difficoltà: Wt1 con racchette
Tempo di Percorrenza: 60ore A/R
Sviluppo: 8,0 Km AR Km.

Partiamo immersi nel silenzio di un bosco spettacolare di larici, che ci guida fino a circa 1800 metri, dove la vegetazione cede il passo a vaste praterie di alta quota destinate ai pascoli estivi.
Ogni passo qui sembra riportarci indietro nel tempo: questa zona fu abitata già dai Romani, probabilmente sede di un antico presidio militare, e conserva ancora il fascino delle antiche mulattiere che collegano le borgate di Marmora.
Questa valle ha visto crescere, proprio lungo questi sentieri, una rete di scambi tra i valligiani, dando vita ai famosi Percorsi Occitani e alla Grande Traversata delle Alpi (GTA).
Una volta usciti dal bosco, ecco la nostra prima vetta: il Monte Buch, a 2110 metri, dove ci attende uno spettacolo indimenticabile.
Dai prati d’alta quota, si apre una vista straordinaria sul Monviso e sulla maestosa Rocca la Meja, incorniciati dai cieli limpidi di montagna.
Ma l’avventura non finisce qui: continuiamo con una spettacolare traversata in cresta fino alla Costa Chiggia, che si erge a 2155 metri, regalando panorami che sembrano infiniti.
E c’è anche una sorpresa preistorica! In questa zona sono state ritrovate le impronte fossili del Ticinosuchus ferox, un gigantesco rettile che passeggiava su queste terre oltre 250 milioni di anni fa, quando qui si trovava una spiaggia.
È un tuffo nel passato reso possibile grazie al lavoro del geologo Enrico Collo e del Professor Michele Piazza dell’Università di Genova.
Tra vette, storia antica e tracce di dinosauri, questa giornata sarà un viaggio a tutto tondo.

Maira

Monte Russet

Valle: Maira
Dislivello: 500 mt. circa
Difficoltà: WT1 - E
Tempo di Percorrenza: 6 ore A/R
Sviluppo: 9 Km. A/R

Il Monte Russet, è una caratteristica vetta apparentemente poco significativa, ma molto panoramica su tutta la testa della valle Maira.
La quarzite di cui è costituita, è la stessa che costituisce il Gruppo Castello Provenzale, cima caratteristica e uno dei simboli caratteristici della Valle Maira.
Partenza da Chiappera, si percorre un’antica strada di origine militare, oggi destinata al servizio della centrale soterranea che incontriamo lungo il cammino. Sulla destra possiamo osservare la parete quasi verticale del monte Russet sede di palestra di arrampicata.
Ambiente grandioso ricco di Fauna selvatica e palcoscenico di moltissime escursioni sia estive che invernali.
Una volta raggiunto le Grange Collet, costeggiando in piccolo torrente, ci portiamo verso la vetta del Monte Russet, che appare con pendii prativisino quasi alla vetta.
La caratteristica principale di questo monte, è che faceva da sbarramento agli antichi ghiacciai che scendevano dai valloni Infernetto, Maurin, Bellino e altri minori laterali. Possiamo notare che queste rocce sono ampiamente levigate dallo scorrimento del ghiaccio testimonianza della loro presenza.
La discesa verrà fatta sulla strada sterrata percorribile in auto nel periodo estivo.
Sfondi

Prato Ciorliero

Valle: Maira
Dislivello: 500 mt.
Difficoltà: WT1 con racchette - E
Tempo di Percorrenza: 5 ore AR
Sviluppo: 9 Km. AR

Una classicissima escursione in ambiente a dir poco straordinario ci porta a Prato Ciorliero, una pianoro situato a circa 1950 mt. sede di costruzioni militari risalenti a inizio secolo scorso. La zona è ricchissima di testimonianze difensive dei confini con la vicina Francia.
Il percorso parte da Chialvetta oggi ultima borgata abitata tutto l’anno, e ripercorre ” La Scurcio “, una mulattiera che serviva anticamente a collegare tutte le borgate presenti nel Vallone di Unerzio, oggi collegate con una carrozzabile usufruibile nel periodo estivo.
Si sale in auto sino a Chialvetta, e la prima borgata che si incontra, è la Borgata Gheit, il nome deriva da Ghetto, all’epoca della pestilenza, questa località era sede di ricovero per i malati di peste. Oggi merita essere visitata al nostro passaggio o all’andata o al ritorno, perchè è un piccolo gioiello fatto di pietra e legno ancora originale dell’epoca, sono stati fatti interventi necessari per la conservazione, oggi abitata solo nel periodo estivo.
Da Chialvetta iniziamo il nostro cammino alla volta di Pratorotondo, Borgata costruita in un vasto pianoro che è stata abitata tutto l’anno sino ai primi anni 20 del secolo scorso.
La costruzione e il posizionamento delle abitazioni riportano a due considerazioni importantissime che verranno ragionate e svelate durante l’escursione.
Appena passato Pratorotondo ci troviamo alla confluenza di due antichi ghiaccia iche hanno dato origine al piano di Pratorotondo diventando prima un lago glaciale, poi una torbiera e successivamente un grande pianoro dove è stato costruitoa la Borgata.
La mulattiera prodegue alla Volta di Viviere, ultima borgata del Vallone e sede di un caratteristico rifugio omonimo pronto ad ospitare escursionisti tutto l’anno.
Proseguiamo alla volta di Prato Ciorliero meta finale della nostra escursione. Percorso immerso letteralmente in una splendida foresta di Larici che durante il cammino lasciano trasparire la fine della zona boscata per lasciare spazio alle praterie d’alta quota. Prato Ciorliero è sede di un’azienda casearia per la produzione i formaggionei mesi estivi.
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