Metodo per linee ortogonali Il metodo per linee ortogonali, sfrutta il fatto che, mantenendo costante l'orientamento dell’antenna del RX, il segnale ricevuto aumenta di intensità avvicinandosi al TX. Questo fa si che per ovvie ragioni, allo stesso modo, allontanandoci dal TX il segnale diminuisce. Seguendo una linea primaria ci accorgeremo che il segnale aumenta man mano che ci avviciniamo al TX; nel momento che oltrepassiamo la linea trasversale immaginaria che rappresenta la distanza minima tra la linea che stiamo seguendo e il TX, noteremo che il segnale va a diminuire; ciò significa che ci stiamo allontanando dal TX. Tornando sui nostri passi, cercheremo di individuare la zona di massima intensità del segnale, che possiamo definire come zona di minima distanza della linea primaria di ricerca dal TX. Da questo punto ci sposteremo trasversalmente rispetto alla linea primaria e possono, a questo punto, succedere due cose: Il segnale ricevuto aumenta di intensità : ciò significa che ci stiamo avvicinando al TX e quindi procederemo senza dubbio in quella direzione su quella linea secondaria fino a trovarsi nuovamente in una situazione come precedentemente avvenuto sulla linea primaria. Il segnale ricevuto diminuisce di intensità , e ciò significa che ci stiamo allontanando, quindi senza esitazione procederemo nella direzione opposta.(180°) Questa alternanza di cambiamenti di direzione disegna sul terreno una serie più o meno numerosa di croci concatenate che portano alla fase finale di ricerca. Ottimizzazione dei sistema Due sono gli accorgimenti importanti da attuare durante la fase dì ricerca. Il valore di attenuazione che dovremo adottare durante gli spostamenti, dovrà essere tale da ricevere il segnale in maniera appena percettibile, e, per fare ciò, saremo costretti ad usare un valore di attenuazione maggiore con conseguente risultato dì restringimento dell'area di ricerca, maggior precisione, e quindi minor tempo. Usando invece un volume più alto, lavoreremo su aree maggiori che richiedono più tempo per gli spostamenti e quindi minor precisione e maggior tempo di ricerca. L'altro accorgimento, è quello di orientare l'ARVA durante gli spostamenti, ma soprattutto nei punti di croce, questo fa si che si possa ricevere il segnale con maggior intensità e precisione, come appunto visto precedentemente. Si potrà a questo punto ridurre di una tacca la manopola dell'attenuazione, sempre che non si perda il segnale. IMPORTANTE: Il presente metodo pur essendo sorpassato da tecniche di localizzazione di tipo direzionale o per linee di campo, trova ampio utilizzo soprattutto nelle metodologie di ricerca per seppellimenti multipli o per le zone finali di ricerca. (Localizzazione di precisione)