Metodo di ricerca per linee di campoA differenza del metodo per linee ortogonali, questo metodo si basa sulla ricezione del segnale polarizzando il nostro ricevitore sul campo elettromagnetico, fino ad ottenere la massima ricezione del segnale in quel punto.Una volta ottenuta la massima ricezione, ci sposteremo seguendo una linea retta indicata dal ricevitore stesso, sino al punto in cui il segnale tenderà a diminuire. questo significa che ci stiamo allontanando per la tangente del campo magnetico. IMPORTANTE: a questo punto ci si deve fermare e eseguire il "ventaglio" al fine di ottenere nuovamente la massima ricezione del segnale in quel punto e di conseguenza avere la nuova direzione da seguire. (Il ventaglio e le modalità operative sono descritte nel paragrafo dedicato).La nuova direzione dovrà essere seguita con le stesse modalità della precedente sino alla nuova diminuzione del segnale dove si ripeteranno le operazioni sopra descritte. Una serie più o meno numerosa di ventagli e linee da seguire, portano rapidamente alla zona finale di ricerca. In realtà facendo queste operazioni abbiamo concatenato una serie di linee collegate che seguono l'andamento del campo elettromagnetico in questo caso proiettato sul piano orizzontale in modo curvo. Questo chiaramente è solo un esempio e nella fattispecie ci troviamo di fronte ad un trasmettitore posto in modo orizzontale oppure inclinato ma certamente non in posizione verticale.La posizione verticale di un trasmettitore,  genera in realtà una situazione particolare descritta di seguito in cui seguendo il segnale con le modalità sopra descritte in realtà non percorriamo una curva ma bensì una linea praticamente diritta che punta il trasmettitore.Questo si spiega in quanto la ricezione del campo elettromagnetico verticale in questo caso viene ricevuta dal nostro ricevitore anziché con l'antenna polarizzata "parallelamente al C.E. ", ortogonale al C.E. e quindi il segnale massimo in questo caso è quello dettato dalla sommatoria delle linee di campo che occupano la minor distanza dal trasmettitore.Una prova molto interessante per dimostrare questo è quella di eseguire una prova di ricezione del segnale come descritta di seguito:bullet Su un piano orizzontale privo di ostacoli o asperità , posizioniamo con precisione un apparecchio ad antenna singola verticalmente in trasmissione.bullet A distanza di portata massima, proviamo ad occhi bendati in modo da non vedere il trasmettitore, a eseguire il ventaglio sino ad ottenere il segnale massimo.bullet Da quella posizione iniziamo a spostarci cercando di seguire una linea retta e ci accorgeremo ben presto che il segnale aumenta.bullet a questo punto agiremo sulla manopola del volume per attenuare il segnale acustico, possiamo provare ad eseguire nuovamente il ventaglio, e riprendiamo la marcia.bullet Si ripeterà quello che è successo in precedenza, cioè il segnale tende ad aumentare pur senza cambiare direzione di marcia.bullet Arrivati al minimo volume, possiamo osservare che se le operazioni sono state eseguite correttamente il trasmettitore si troverà davanti ai nostri piedi o comunque in un raggio molto ristretto.In realtà l'eventuale errore è imputabile alla difficoltà a muoverci su una retta ad occhi bendati, ma certamente è dimostrato che la ricerca di un trasmettitore che genera un C.E. verticale viene seguito attraverso una linea non più curva ma rettilinea.