Periodo: Estate - Autunno
Tipologia: Escursionismo
Meta: Monte Scaletta
Ritrovo: Acceglio - presso bivio per Chialvetta
Ora ritrovo: 08.30
Dislivello: 1000 mt. circa
Sviluppo complessivo: 10,30 Km
Difficoltà: EE - Escursionisti esperti
Tempo di percorrenza: 6 ore A/R
Pranzo: Al sacco

Costo: 30 €

Per Informazioni e Prenotazioni: Marco Chierici - ALPITREKKING - 342 78 100 78 - marcoalpitrekking@gmail.com

 

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Il monte Scaletta è decisamente un’escursione che offre uno splendido panorama, a cavallo tra la Val Maira e la Valle Stura, a picco sui laghi di Roburent con una vista sulle zone Stura e Valle dell’Ubaiette.
Ambiente decisamente di alta montagna, possiamo osservare testimonianze di fortificazioni risalenti al  Vallo Alpino rappresentato da Casermette, Bunker, Osservatori e Gallerie. 
La partenza è fissata al bivio del colle Ciarbonet, dove in pratica termina l’asfalto.
Il rilassante percorso sulla strada militare che sale a Prato Ciorliero, ci permette di scaldarci prima della salita vera e propria sino al Monte Scaletta. 
Da Prato Ciorliero in direzione Ovest, imbocchiamo il sentiero che sale al Passo Escalon,  
Dal Passo, in breve raggiungiamo il Passo Scaletta (2639 mt. slm.)
La salita alla vetta, richiede un minimo di attenzione, utile portarsi una torcia per passare la caratteristica galleria presente lungo il percorso per la vetta. 
Sulla vetta è presente un bunker/osservatorio, come pure la grande ruota dentata  della teleferica adibita al trasporto di materiali per la realizzazione delle opere di fortificazione.
Dalla vetta, inizia la parte di percorso sicuramente più spettacolare dal punto di vista panorami e ambiente, una serie di guglie, torrioni e cengie,  si sviluppano lungo la cresta ora sul versante Maira ora sulla Valle Stura, offrendo scorci mozzafiato sui sottostanti Laghi di Roburent. 
Necessario prestare sempre molta attenzione al percorso che in alcuni punti è decisamente esposto. Il tracciato comunque è sempre abbastanza agevole e protetto da catene che fungono da corrimano nei tratti più percicolosi. .
Al termine di questa parte che si snoda tra le guglie, si scende su uno spallone detritico  sino a raggiungere un caratteristico passaggio tra due guglie e qui termina il tratto più impegnativo della traversata  e sullo sfondo appare il Colle Peroni che raggiungiamo con un lungo traverso su terreno detritico  senza particolari difficoltà. 

 

Note:

Cartografia di riferimento:

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