Tre giorni di escursioni su neve immersi nella splendida natura della Valle Maira
In Valle Maira ancora oggi si parla la lingua occitana-provenzale: lingua romanza, definita per la prima volta come tale da Dante Alighieri nel De Vulgari Eloquentia. Valle selvaggia e incontaminata, dove la natura è indiscussa regina. Risalendo il territorio valmairese si incontrano in bassa valle frutteti e coltivazioni di grano e granoturco insieme a boschi di castagni, quercie, robinie, nella zona media soprattutto faggi, mentre l’alta valle è caratterizzata da boschi di conifere fino ad arrivare a zone pascolive e pietraie ad altitudini elevate, con rarità botaniche come la stella alpina, l’achillea, il ginepro o la regina delle alpi. Una valle che è anche il rifugio di una ricca fauna: lungo gli infiniti sentieri non è raro incontrare sul proprio cammino cervi o camosci, vedere volare alti nel cielo rapaci come la poiana o sentir fischiare le marmotte.