I metamorfismi del manto nevoso, come possono stabilizzare o rendere pericoloso un pendio.
I gradienti nel manto nevoso Sono alla base dei metamorfismi del manto nevoso, essi regolano le varie evoluzioni e trasformazioni al proprio interno. Il diagramma  mostra chiaramente i tipi di gradienti in funzione della temperatura per cm. del manto nevoso. Il gradiente riferito al manto nevoso, è la differenza di temperatura tra due punti presi in altezza, dove le temperature misurate siano diverse tra loro. Questa differenza poi la ripartiamo per centimetri, e otteniamo un valore medio che è appunto il gradiente di temperatura di quella porzione presa a campione. A questo punto come possiamo vedere dal diagramma,  tanto più abbiamo una maggiore differenza rapportata a strati piccoli, maggiore sarà il gradiente di quello strato. Ne consegue che a seconda del gradiente all'interno del manto nevoso possono verificarsi diverse metamorfosi dei cristalli che oggi vengono raggruppate in due tipi: Il metamorfismo da basso gradiente o isotermia e il metamorfismo da gradiente elevato.
Metamorfismo da isotermia Avviene in regime di temperatura costante e con gradiente debole, i singoli cristalli subiscono una trasformazione molto lenta che si manifesta attraverso la riduzione progressiva delle ramificazioni sino ad arrivare a una granulometria di tipo arrotondata. Responsabile di questa trasformazione è la tensione di vapore presente sui cristalli, si tratta di un fenomeno per cui le molecole di vapore acqueo che sublimano, lasciano le zone convesse del cristallo per andarsi a depositare nelle zone concave, così facendo il nucleo si ingrossa e assume una forma arrotondata. Nella sequenza riportata,  si può notare questa trasformazione dove appunto il cristallo originale di neve fresca  perde le ramificazioni  sottili  sino al raggiungimento di forme arrotondate.Â
Metamorfismo da gradiente Una vecchia denominazione lo individuava con il termine "metamorfismo costruttivo" , oggi viene identificato come "metamorfismo da gradiente". Trattasi di una vera e propria trasformazione e costruzione di nuove forme all'interno del manto nevoso, estremamente pericolose e insidiose ai fini della formazione di stradi deboli e quindi distacco di valanghe a lastroni. Avviene in regime di gradiente medio o alto, in entrambi i casi avviene comunque una trasformazione costruttiva dei cristalli interni che a seconda del gradiente a cui sono sottoposti questi possono assumere nel primo caso sfaccettature di vario genere, da qui il nome di cristalli angolari, oppure nel secondo caso veri e propri cristalli denominati a calice costituiti da ghiaccio cavo all'interno e molto fragile. In sintesi il processo avviene a causa di una circolazione di vapore acqueo all'interno del manto nevoso, elevato dovuto appunto alla presenza di un gradiente alto che ne favorisce questa circolazione. In questa fase le molecole di vapore cristallizzano salendo dal basso verso l'alto, sotto i cristalli più freddi, dando appunto origine a queste nuove formazioni che creano dei vuoti tra cristallo e cristallo rendendo il manto nevoso assolutamente instabile. Queste nuove formazioni sono anche chiamate brina di profondità o brina di fondo, appunto perchè si formano in profondità . La sequenza mette in evidenza alcune forme sia di cristalli angolari,   al centro, sia di cristalli a caliceÂ
Ricapitolando Quanto visto sopra, possiamo riassumerlo nello schema riportato sotto che descrive sinteticamente i due processi principali di metamorfosi del manto nevoso mettendo in evidenza i possibili percorsi e soprattutto le situazioni pericolose che si possono creare. Se seguiamo il processo di metamorfosi per isotermia, possiamo notare che nelle fasi che lo distinguono, ci traviamo sempre in una situazione di non pericolosità , dovuta appunto al fatto che il mento nevoso in questo processo subisce una riduzione, una compattazione e quindi ne deriva un assestamento generale che porta a stabilizzare il manto nevoso. Nel processo del metamorfismo da gradiente, notiamo subito la formazione di brina di fondo la quale può solamente trasformarsi in grani trasformati finali impiegando tempi lunghi. Questo deve farci riflettere sul fatto che se la brina di fondo si è formata, resterà tale per molto tempo, quindi il grado di pericolo in quel caso permarrà per molto tempo. ATTENZIONE: in regime di basso gradiente, possiamo avere ad un certo punto, una situazione di gradiente alto che porterebbe comunque alla formazione di brina di profondità , freccia blu in su, dalla situazione di brina di fondo non si arriverà mai alla situazione inversa, freccia blu con croce rossa.